Migliaia di sostenitori di Bolsonaro, che non ha mai accettato l’esito delle elezioni presidenziali, hanno assaltato il parlamento e altri palazzi delle istituzioni del Brasile riuscendo a sfondare lo sbarramento della polizia di Brasilia e mettendo a soqquadro le più importanti sedi delle istituzioni democratiche del vastissimo Paese dell’America del Sud. A distanza di due anni dall’assalto al congresso USA si ripete un tentativo di colpo di stato ispirato chiaramente da un ex presidente uscito sconfitto dalle urne. Il Brasile come gli Stati Uniti, Bolsonaro come Trump. Al momento la polizia brasiliana è riuscita a riprendere il controllo della situazione. È importante che il presidente degli Stati Uniti Biden e la Comunità europea abbiano condannato immediatamente le violenze e il tentativo di sovvertimento del processo democratico del Paese. Tuttavia siamo in presenza di una ulteriore evidente conferma dei rischi gravissimi in atto per la democrazia rappresentativa in tutto il mondo, stretta tra il fenomeno del populismo che le insidia dall’interno delle singole nazioni e le sfide dei troppi regimi autoritari. Il susseguirsi negli ultimi 15 anni di numerose crisi di diverso ordine – economico, finanziario, sanitario, ambientale e geopolitico – sono la conseguenza di un’unica crisi sistemica dell’ordine internazionale. Di fronte all’altezza delle sfide del nostro tempo, alla dimensione e alla rapidità dei cambiamenti, al disorientamento e alla paura che tutto ciò determina nelle classi medie e ai terribili contraccolpi che questo disorientamento determina sul piano sociale e politico, le forze democratiche fondamentali delle democrazie occidentali non riescono a rispondere in maniera unitaria, a delineare una strategia condivisa. Non si percepisce tra le forze democratiche, in nessuna parte del mondo uno sforzo di elaborazione e di confronto adeguati alle difficoltà, ai rischi e alle sfide che minacciano il futuro stesso dell’umanità. Servono un nuovo pensiero e una alleanza democratica internazionale in grado di sostenerlo. È soprattutto questo vuoto politico a preoccupare e a dare il senso della debolezza della risposta agli evidenti rischi di involuzione nazionalista e neofascista in atto nel mondo intero.
