Un’altra giornata di pioggia. Ci avviamo verso le 9.00 per una nuova escursione dopo due giorni tutti parigini. Si viaggia in direzione Versailles ma non per visitare la Reggia che ci è già nota. A 40 chilometri da Parigi c’è il Castello di Rambouillet, residenza estiva del Presidente della Repubblica. In autostrada arriva una telefonata preoccupata che ci informa dell’attentato alla polizia alle porte di Parigi. Arrivati a Rambouillet riusciamo a parcheggiare nella piazza del Comune, dove è in corso un mercatino ortofrutticolo. Mi colpiscono dei carciofi giganti fuori stagione. Dopo poco si capisce che non è stata la fortuna a baciarci. Il Castello è in ristrutturazone e sarà visitabile solo parzialmente a partire da settembre.
Il tempo di un caffè e siamo di nuovo in macchina per percorrere altri 50 km e arrivare a Chartres dove, ci dice Antonio, c’è una cattedrale patrimonio dell’Unesco che è considerata “l’Acropoli di Francia”. La Cattedrale è davvero imponente. Si intravede dall’autostrada già a 15 chilometri dal piccolo e ordinatissimo Paese. Praticamente lo sovrasta.
È davvero uno spettacolo straordinario. Colpisce non solo la sua grandezza. La cattedrale in stile gotico ha conservato l’integrità delle decorazioni sia scolpite che a vetri, rappresentative della storia del Cristianesimo. Oltre 4000 statue e 5000 personaggi, disegnati nelle vetrate, di una ricchezza di progressioni di colori mai vista, popolano la cattedrale che è stata miracolosamente risparmiata da tutte le guerre che si sono succedute nell’ultimo millennio. Compresa l’ultima che distrusse gran parte dell’antico tessuto urbano circostante.
Pranziamo in un ristorante molto pittoresco dove mangiamo delle crepes buonissime. Quando la cucina francese rinuncia a strafare è davvero apprezzabile.
Sulla strada del rientro andiamo in “pellegrinaggio” ad Orsay, 30 km da Parigi, e nel suo entroterra, dove Antonio e Marilena hanno abitato per alcuni anni e dove sono nate le loro due figlie.