


Bio: Nato a ferragosto ’56 e laureato a Napoli nel 1980 a ridosso del terremoto. Sono stato definito un letterato-architetto. I miei progetti sono incastonati in questa mia terra che “offre spunti di dolore e amore”. Il Municipio di San Prisco mi ha accompagnato per dodici anni. La Casa per studenti e la Casa a righe ad Aversa raccontano le contraddizioni del luogo. L’Azienda Vinicola Sclavia e la Casa F a Liberi (CE) si confrontano con il paesaggio. L’Opificio Nardi (CE) vuole essere un segnale territoriale. Le architetture sono raccolte in “Opere e Omissioni_Works and Omissions”, letteraVentidue, 2014. Poi scrivo. Nel 2009 esce “Racconti di qui” e nel 2012 “Racconti di architettura”. Nello stesso anno “Città della poesia”. Nel 2017 “L’altra città [guida sentimentale di Napoli]” chiude la trilogia dei luoghi parlanti. Dal 2017 conduco una rubrica su “la Repubblica Napoli” dal titolo “Narrazioni” dove ogni settimana racconto e disegno un pezzo di città
Bellissima la descrizione della mia città, che seppur deturpata nella cura resta una regina che sotto abiti lugubri e sfilacciati promette e conserva fattezze meravigliose. Ma aspettavo un “ dunque” su questo mostruoso palazzo, mi si perdoni la mia ignoranza, la mia incapacità nel cogliere il nuovo ed il moderno., a me non piace!!!! Piazza Etiopia , o piazza mercato era bellissima, i suoi porticati li scorgevi dal dosso del ponte… potevi immaginare i mercati della ricca Capua, i concittadini riparati sotto i portici affaccendati i scambi e affari… ora puoi immaginare in aula bunker!!! Povera regina. Buona serata
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