Se è vero quello che tutta la stampa scrive – e ciò che nella cena di ieri sera con Zingaretti Di Maio ha riproposto Conte come un prendere o lasciare tanto lui una alternativa con la lega ce l’ha – allora è meglio chiudere subito la trattativa. Che senso ha discutere di un programma di legislatura che risollevi l’Italia – messa in ginocchio da un governo di avventurieri – se il tuo interlocutore pensa di poter governare indifferentemente con il PD o con la lega, mentre diventa sempre più chiaro che il futuro del Paese e dell’Occidente si gioca sullo scontro tra nazionaslismi e un nuovo europeismo, tra l’illusione del protezionismo – nell’era dell’intelligenza artificiale e dell’interdipendenza – e una democratizzazione della globalizzazione che contrasti lo strapotere delle grandi concentrazioni economiche e finanziarie e rimetta l’interesse pubblico al di sopra di quel primato del profitto che sta spingendo il mondo verso la catastrofe ambientale? È evidente che a Di Maio interessano solo le poltrone e che i 5 stelle, o quella parte che sta con lui, non hanno maturato l’idea di una nuova alleanza sulla base di una valutazione critica dell’esperienza con la lega e del contratto di governo. Per lui conta solo prendere tempo ed evitare un voto che ridimensionerebbe la rappresentanza parlamentare del movimento. Certo forse per la stessa ragione c è un pezzo del PD che accetterebbe anche un Conte bis e un alleato inaffidabile per paura di un diverso equilibrio nei futuri gruppi parlamentari del partito. Tuttavia anche chi ha sempre pensato che per quanto difficile un accordo con i cinque stella va verificato sulla base di un programma di vero rinnovamento del Paese, ora capisce che accettare di proseguire il confronto su queste basi ricattatorie segnerebbe la fine del PD. E oggi nulla può essere più deleterio della dissoluzione dell’unica forza che può lavorare per una alleanza di progresso in grado di evitare la deriva della crisi italiana, ieri non a caso citata anche dal governatore della FED come uno dei fattori di rischio per l’economia globale. La gravità della crisi politica e la delicata situazione internazionale, segnata da un forte rallentamento dell’economia e da tensioni commerciali tra le due superpotenze che possono portare il mondo sull’orlo di una nuova recessione, richiedono di tenere viva una possibilità di alternativa a questa decadenza della politica italiana. Il PD di Zingaretti può esserlo se non ha paura del voto e neppure di una nuova scissione che al punto cui siamo forse potrebbe portare chiarezza e unità al suo interno. Io non credo che nel movimento 5 stelle un ritorno all’alleanza con Salvini – che offre la presidenza del Consiglio di un nuovo governo giallo nero a Di Maio, solo in cambio della possibilità di portare avanti la sua folle sfida all’Europa – sarebbe priva di conseguenze. La coerenza e la chiarezza del progetto in questo momento sono le uniche scelte che possono consentire al PD di costruire una grande alleanza per una nuova Europa e per la difesa della democrazia. Una alleanza larga, aperta anche a quella parte dei 5 stelle che un cambiamento lo vuole davvero, in grado di parlare alle forze vive e sane del Paese e capace di collegarsi alle forze europeiste che non vogliono la disintegrazione dell’Europa e neppure che essa rimanga ancora in mezzo al guado.

si deve creare un nuova forma nuova di Stato, e cambiare la costituzione, che nacque dopo una guerra disumana.
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A meno che Zingaretti non abbia precisi elementi che lo richiamino alla prudenza e che quanto riporta la stampa non sia aderente alla realtà, il segretario del PD deve richiedere al capo politico dei 5S un pronunciamento pubblico ad horas, da farne partecipe anche la presidenza della repubblica, sullinrsistenza di una interlocuzione alternativa con la Lega e che l’unica alternativa al voto è una possibile intesa col PD. Se non ci fosse questa risposta il PD dovrebbe interrompere ogni comunicazione con i 5S.
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Ma vi rendete conto che il pd nell’ultimo decennio non è stato mai eletto dagli Italiani ed è stato al governo, finitela di dire menzogne agli Italiani e cominciate a far pagare i loro crimini a tutti quei politici che nell’ultimo 20ennio si sono appropiati della nostra fiducia e dei nostri soldi , facendo affari con i mercenari del nostro tempo, quali grandi gruppi industriali comandati da quell’elit di pochissimi finanzieri che comandano l’economia mondiale ,e ancor più in basso vendere la nostra vita a dei criminali che stanno devastando la terra solo per i loro effimeri interessi. Grazie da parte di tutta la popolazione mondiale che cerca di sopravvivere , e ripeto sopravvivere non vivere. Grazie un vostro umile cittadino. 24/8/2019 Gabriele Capasso
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E perché i parlamentari del pd da chi sono stati eletti? O si riferisce ai governi che vengono sempre votati dal parlamento? Forse alle precedenti elezioni politiche lega e 5 stelle si sono presentati nella stessa coalizione o non è vero il contrario e cioè che avevano detto mai con gli altri? Lei ha le idee molto confuse.
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