un governo che vuole togliere ai poveri per dare ai ricchi

Ho fatto due calcoli per capire quanto avrei pagato di tasse nel 2016 (l’ultima dichiarazione disponibile è quella relativa ai redditi di quell’anno) se ci fosse stata la flax tax, così come previsto dal contratto di governo tra lega e cinque stelle.  Ebbene tra me e mia moglie avremmo versato circa 36000 euro di tasse in meno allo Stato. Questo dato ha rafforzato in me l’avversità nei confronti di ciò che il governo che si insedierà tra qualche settimana dichiara di voler fare (l’attuale presidente incaricato ha detto chiaramente che la base programmatica del suo governo è rappresentata dal contratto tra lega e 5 stelle che tutti possono leggere se ne hanno la voglia). E questo non perché sono uno scemo ma per ragioni molto precise. Primo: non credo sia giusto che io debba avere questo sconto mentre chi ha un reddito di soli 15000 euro l’anno dovrà pagare più di quanto ha pagato nel 2016. Secondo: conoscendo l’iniqua distribuzione del reddito in Italia ( il 10% possiede più del 50% dei restanti e l’1% ha una ricchezza complessiva pari a quella del 99%) so bene che se io potrò versare allo stato, sul reddito 2017, una somma di gran lunga inferiore a quella che ho versato nel 2016 c’è chi eviterà di versare allo stato molto ma molto di più. Terzo: con quanto lo stato incamera con le tasse si pagano le pensioni, si finanziano l’istruzione, la sanità, l’assistenza ai meno abbienti. Si garantiscono le risorse necessarie al funzionamento degli apparati dello Stato e alle autonomie locali, si finanzia la costruzione di infrastrutture che modernizzano il Paese e fanno girare il motore dell’economia. Se lo Stato incasserà meno soldi dovrà aumentare il debito (che ricadrà sulle spalle di tutti noi, allo stesso modo per ricchi e per poveri) oppure dovrà tagliare istruzione, sanità, assistenza, sicurezza ecc. rendendo più precaria la vita dei percettori dei redditi medio bassi. Certo qualcosa in più si potrebbe recuperare dalla lotta all’evasione. Peccato però che le multinazionali e la grande finanza le tasse possono non evaderle ma eluderle perché sono più forti degli stati nazione. L’unico vero modo per recuperare la gran parte del reddito che viene sottratto alla fiscalità è convincere l’Europa ad integrarsi maggiormente per consentire una tassazione unica delle imprese in tutti i paesi del mercato unico, ponendo fine a quella competizione fiscale al ribasso che di recente è stata rilanciata alla grande da un altro populista di nome Trump. Peccato, però, che questo governo esprime tendenze sovraniste che spingono nella direzione opposta. E’ vero che il governo precedente non ha avuto la capacità di saper svolgere un ruolo forte in Europa e ha illuso gli italiani che poteva bastare qualche riforma nostrana. Ma basta leggere anche solo questo singolo punto del contratto di governo per capire che stiamo cadendo dalla padella alla brace. Insomma chi si sente di sinistra ed ha votato i cinque stelle dovrebbe prendere atto che ancora una volta inseguire il qualunquismo aiuta la destra ad andare al governo. E chi tra gli operai e i lavoratori ha votato la lega, pensando che forse il suo nemico è l’immigrato, dovrebbe porsi qualche domanda. Sbagliare è umano, perseverare …

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