Capua: bugie sulle strisce blu

C’è chi continua a diffondere informazioni artefatte e a volte palesemente false sull’affidamento in concessione della gestione di aree di sosta a pagamento. Chiariamo una volta e per tutte la verità:

1) Non è vero che l attuale amministrazione ha portato il numero di stalli blu da circa 280 a 873. Il capitolato di appalto che ha stabilito il numero degli stalli a pagamento, le tariffe applicate e gli orari, infatti, è stato approvato dalla gestione commissariale. Non riteniamo comunque che l’aumento del numero di stalli sia un danno per l’economia della città, perché non è vero che il piano parcheggi serva a fare cassa tassando i cittadini. Al contrario, si tratta di un servizio che consente ai cittadini di muoversi agevolmente in città, avendo la possibilità di trovare il posto auto libero nei luoghi con maggiore presenza di attività commerciali, di studi professionali e di servizi pubblici. Un servizio utile ai cittadini e alle attività commerciali e professionali. In ogni caso quel numero di stalli non è stato deciso dalla mia amministrazione;

2)Non è vero che l’amministrazione ha dato indicazione di delocalizzare 100 stalli blu – previsti dal capitolato di gara nella piazza del Giubileo del borgo di Sant’Angelo – in piazza Etiopia;

3) è vero invece che la giunta ha approvato un atto di indirizzo volto a rimodulare il progetto delle aree di sosta a pagamento al fine di conformarlo a quanto previsto dal Codice della Strada, che stabilisce la realizzazione di un congruo numero di stalli liberi (a strisce bianche) nelle aree individuate dal progetto per la sosta a pagamento (strisce blu). Infatti, il capitolato di gara prevede in diverse strade (ad esempio via Mezza Appia, via Conte Landone, via Napoli, piazza del mercato settimanale) un numero eccessivo di stalli blu che impedirebbe il prescritto equilibrio tra stalli a pagamento e stalli liberi. Sempre il Codice della Strada impone, inoltre, che siano in ogni caso garantire le misure minime delle carreggiate stradali. Invece i 58 stalli blu che  il piano parcheggi, allegato al capitolato di gara, localizza su via IV novembre, se realizzati, comporterebbero il restringimento della carreggiata riservata al traffico veicolare al di sotto del minimo consentito. Per questi motivi la giunta comunale ha deliberato come indirizzo di rimodulazione del piano, l’individuazione di aree alternative dove recuperare stalli blu a compensazione di quelli eliminati per fare posto alle strisce bianche o perché incompatibili con le dimensioni della carreggiata stradale;

4) il piano rimodulato dovrà necessariamente essere verificato preventivamente dal Responsabile del Settore Polizia Municipale, che deve certificare che la compensazione degli stalli a pagamento soppressi e quelli realizzati nelle nuove strade individuate, siano di pari numero e di pari corrispettivo economico, al fine di non alterare il valore economico della gara espletata;

5) il contratto firmato oggi dal comandante, dalla segreteria comunale e dall’amministratore della ditta incaricata, indica il numero di stalli e le aree di sosta a pagamento così come individuati nel capitolato di gara. Impone però alla ditta di tenere conto degli indirizzi approvati con le delibere di giunta relative alla rimodulazione degli interventi e di predisporre il nuovo piano delle aree di sosta a pagamento, che potrà essere attivato solo dopo l’approvazione formale del progetto da parte della giunta, previo  accertamento da parte del Comando di Polizia Municipale che tale progetto non solo sia in linea con le norme del codice della strada ma non alteri il valore economico della gara espletata;

6) in sostanza gli stalli a pagamento del nuovo piano rimarranno 873 di cui 414 con tariffa oraria di 1 euro frazionabile per 30 minuti, 459 con tariffa di 1 euro per l’intera giornata.

7) il contratto ribadisce quanto previsto dall’articolo 3 del capitolato e cioè che “il comune si riserva a suo insindacabile giudizio e previa adozione dei relativi atti, modificare nel corso della concessione le tariffe, i tempi di sosta, la superfice delle aree destinate a parcheggio a pagamento, nonché le categorie di utenti aventi diritto all’esenzione del pagamento, senza che ciò possa dare luogo ad alcuna pretesa economica da parte del concessionario; ridurre, ampliare o variare in qualsiasi momento e a suo insindacabile giudizio, le aree adibite a parcheggio per esigenze di carattere pubblico o motivi legati alla trasformazione del territorio o organizzativi legati all’offerta della sosta cittadina … eventuali forme di abbonamenti che saranno concordate tra il Concessionario e l’amministrazione comunale durante l’esecuzione del servizio”;

8) il contratto ribadisce altresì la clausola sociale di cui all’articolo 24 che prevede “al fine di promuovere la stabilità occupazionale nel rispetto dei principi dell’Unione Europea… l’aggiudicatario del contratto di appalto è tenuto ad assorbire prioritariamente nel proprio organico il personale già operante alle dipendenze del precedente aggiudicatario, garantendo l’applicazione dei CCNL di settore, fatte salve eventuali situazioni di incompatibilità del predetto personale.” Non è vero, dunque, che il sindaco abbia autorizzato un corso di formazione riservato a un elenco di lavoratori diverso da quello previsto dalla clausola sociale. La richiesta in tal senso inviata nei mesi scorsi dall’aggiudicatario al Comando di Polizia Municipale e la successiva autonoma determina del Responsabile del settore furono immediatamente sospese dal sottoscritto.

9) l’articolo 6 del capitolato d’appalto prevede che il gestore non è tenuto al versamento Tosap o Tari sulle aree di parcheggio in superfice, poiché le aree pubbliche restano nella piena disponibilità dell’ente. Non è dunque una decisione della mia amministrazione. Il gestore però ha offerto a favore del comune un aggio totale pari al 27,12 per cento. L esenzione di Tosap e Tari è confermata dalle ultime sentenze quando si tratta di aree di sosta che insistono su spazi aperti.

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