Sulla ZTL bisogna tornare alla verità perché c’è chi, non potendo negare il lavoro compiuto e i risultati raggiunti nei primi tre anni di amministrazione, ha scelto l’opposizione alla ZTL come terreno di scontro politico e di ricostruzione del consenso perduto. Naturalmente quando si è a corto di argomenti si è portati a tentare di confondere le acque e di distorcere la realtà. Tornare alla verità significa riconoscere che la zona oggi interessata alla limitazione del traffico è di gran lunga più ristretta di quella delimitata dal progetto originario, approvato prima dell’insediamento della mia amministrazione e finanziato dal ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture. Và precisato in primo luogo che, a differenza del progetto originario, noi abbiamo limitato, fin dalla prima partenza della ZTL, l’esercizio del servizio ai soli fine settimana: dal venerdì pomeriggio alla domenica, con orari variabili in rapporto alle stagioni. Dopo pochi mesi dal primo avvio sperimentale del novembre 2022, l’area fu rimodulata sulla base di un confronto con i commercianti e con il consiglio comunale. Il nuovo progetto, presentato al ministero dei trasporti per ottenere la necessaria approvazione, escludeva dalla zona a traffico limitato: piazza Medaglie d’oro, via Andreozzi e via Principi Normanni, via Pier delle Vigne, via Ettore Fieramosca, via GP di Malta, dall’intersezione con via p. Normanni fino a via Duomo, via Ludovico Abenavolo, via Ottavio Rinaldo, via San Michele a Corte, via Principi Longobardi. Parliamo di oltre il 60 per cento della zona delimitata dal progetto approvato nel 2021. Dunque le due ZTL attuali sono limitate: la prima all’inizio di via GP di Malta, nell’area universitaria, fino all’intersezione con via P. Normanni, dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13, nelle ore dunque di maggiore presenza di studenti e personale del Dipartimento di Economia, esclusi luglio, agosto e metà settembre, quando l’attività formativa del dipartimento è sospesa; la seconda al Corso Appio, dall’intersezione con via Alviani fino all’inizio di piazza Medaglie d’oro, dal venerdì e sabato sera, alla mattina e alla sera della Domenica. Va ricordato che corso Appio da decenni era interessato in tutti i fine settimana dall’Isola Pedonale, confermata da tutte le amministrazioni che si sono succedute negli ultimi trent’anni. Dopo pochi mesi di esercizio della rimodulata ZTL c è stata una sospensione durata più di un anno a causa dei lavori di ristrutturazione dell’ex palazzo del Monte dei Pegni, che rendevano impossibile alle auto la percorrenza dell’omonima via, fondamentale per la circolazione in via Ettore Fieramosca e via Seggio dei Cavalieri. Terminati quei lavori la ZTL è stata ripristinata dopo ampia pubblicizzazione di delibere, determine e avvisi che ne richiamano regole e modalità di funzionamento. Ovviamente i vecchi permessi sono stati dichiarati decaduti dal momento che gran parte di essi riguardavano autovetture di residenti in strade e piazze che erano state escluse dalle nuove zone a traffico limitato. Anche di ciò è stata data ampia informazione sia sull’albo pretorio (unico luogo sul quale la pubblica amministrazione è tenuta a rendere pubblici i propri atti), sia sui social (che rappresento un di più rispetto a quanto previsto dalla norma – in proposito ricordiamo che le leggi dello stato vengono pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale dopodiché la “legge non ammette ignoranza”). Il comando dei vigili urbani sostiene di aver rispettato le norme previste dal codice della strada per l’informazione dovuta in relazione alla viabilità e che nel corso di questi pochi mesi di esercizio non sono state registrate anomalie nel funzionamento del sistema e e nelle indicazioni della segnaletica. Chi ha ricevuto multe e sostiene il contrario può fare ricorso al prefetto (il Sindaco non ha il potere di annullare i verbali elevati dai vigili urbani). Sono evidenti, dunque, le distorsioni della campagna in atto. Primo: non è vero che sulla Ztl l’amministrazione non ha accettato il confronto e non ha apportato sostanziali correzioni al progetto originario, sia in termini di estensione dell’area interessata, sia sulla durata in termini di giornate e di orario di esercizio. Secondo: non è vero che vi sono negozi su via GP di Malta che hanno chiuso a causa della ZTL, che tra l’altro non interessa più quella strada se non nel tratto iniziale per sole 3 ore al giorno e solo nei giorni non festivi, limitatamente al periodo di apertura del Dipartimento di Economia della Vanvitelli, nelle ore di maggior presenza degli studenti. Tra l’altro attribuire alla presenza di Ztl e di regolamentazione della sosta la diminuzione di esercizi commerciali nel centro storico è fuorviante rispetto alle vere cause delle difficoltà che attraversano le attività di commercio al dettaglio. Difficoltà legate alla diffusione dei centri commerciali e alla crescita impetuosa del commercio online che si è registrata soprattutto dal periodo del COVID in poi. La verità è che in presenza di cambiamenti radicali nel modo di vivere e di lavorare, indotti dall’avanzamento della rivoluzione tecnologica, chi non si adatta alle novità e non rinnova i propri modelli di business è destinato al fallimento. Non mancano per altro prove evidenti anche nel centro storico di attività commerciali che hanno saputo innovare e rispondere alle mutate esigenze degli utenti, ottenendo un significato successo.È un problema che si pone in tutte le città del Mondo ed in particolare dell’Occidente. Problema dunque generale che a Capua si somma al processo di decadenza di un centro storico, costituito in gran parte da architettura militare o religiosa, che ha perso da oltre un secolo la sua funzione originaria e deve provare a ripensarsi in un contesto territoriale più ampio, seguendo strategie non semplici, come quella che abbiamo messo in piedi con le intese sottoscritte con il demanio dello Stato e quello regionale, che insieme al Comune detengono circa l’80 per cento dei beni immobili del nostro centro. Una strada tra l’altro che richiede tempo ma che sta già dando i primi risultati con l affidamento di valorizzazione dello Sperone, dell’ex bastione Gran Maestrato e l’ex deposito del CTP, cui seguiranno altri bandi di valorizzazione. Terzo: Ztl e regolamentazione della sosta sono, al contrario di ciò che gli oppositori sostengono, misure di accompagnamento di una strategia di lunga lena di recupero e rilancio del centro storico, perché affrontano problemi di inquinamento, di decongestionamento del traffico veicolare, di disponibilità di parcheggi altrimenti usati come garage di casa, di vivibilità della città. Quarto: a chi sostiene che la responsabilità di queste scelte ricadono innanzitutto sul Sindaco rispondo senza mezzi termini che è proprio così. Queste scelte non sono dettate solo dall’opportunità di non restituire il finanziamento ricevuto sul progetto di Istituzione della ZTL. Sono contenute nel programma elettorale della coalizione che mi ha candidato e le ritengo fondamentali per modernizzare la città, renderla più vivibile, più adeguata ai tempi nuovi che viviamo. Non sono abituato a nascondere le mie convinzioni anche quando possono essere invise a pezzi di società. Sono abituato a metterci sempre la faccia. Chi ha l’obiettivo di tornare indietro ha due sole possibilità: presentare una mozione di sfiducia al Sindaco e ottenere i voti necessari in consiglio comunale, oppure attendere le prossime elezioni amministrative e organizzarsi per vincerle. Ho detto più volte e lo ripeto che non ho interesse a rimanere a tutti i costi alla guida della città. Anzi per me è stato un sacrificio accettare di guidare una macchina allo sfascio che richiede tempo per essere adeguata, tanto da impormi di chiudere anzitempo il mio studio di consulente finanziario. È un sacrificio essere impegnato dalla mattina alla sera per provare ad affrontare problemi enormi, trascurati da decenni con pochi mezzi e poche risorse finanziarie. È un sacrificio che ha senso a condizione che serva a cambiare le cose. In caso contrario meglio lasciare e dedicarsi a coltivare altri interessi che a me non mancano. Più chiaro di così …

Grazie per tutto quello che fai, va oltre di parecchio dell’onore della carica che occupi. Ascolta pure i detrattori a prescindere ma vai comunque sempre per la tua strada che risulta sempre quella giusta. Infine, spero che posso rinnovare la mia scelta tra due anni.
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