Capua ha una grande storia e uno straordinario patrimonio culturale ma è pur sempre un piccolo centro nel quale le acque sono rimaste stagnanti per troppo tempo e basta provare a cambiare qualcuna delle tante vecchie abitudini, ormai insostenibili, per suscitare la classica tempesta in un bicchiere d’acqua. È quel che sta accadendo per la scelta dell’amministrazione comunale di attuare un piano parcheggi ed una ZTL. Capua è tra le poche città ad esserne priva e la conseguenza è una situazione caotica nel centro storico dove è complicato trovare un parcheggio regolare, si lasciano auto dappertutto, diventa estremamente difficile passeggiare e in qualche caso anche circolare. La difficile mobilità urbana causa disagi alle persone, accresce le difficoltà del commercio, contribuisce ad abbassare la qualità della vita. Eppure è bastato l ‘annuncio di un piano parcheggi e del prossimo avvio della sperimentazione di una ZTL per scatenare, in alcuni ambienti, un putiferio. Ad ogni striscia blu che viene tracciata si grida “vergogna vogliono fare cassa con le aree di sosta delle auto”. Ma davvero le strisce blu servono a fare cassa? Per realizzare un piano parcheggi servono investimenti in parcometri tecnologicamente avanzati che permettano di pagare con bancomat o con App scaricate direttamente da un telefonino. Hanno un costo di un certo rilievo. Poi bisogna investire per realizzare gli stalli. Accanto a questo investimento in conto capitale ci sono ingenti spese di gestione. Nel caso della nostra città, dai sei ai nove stipendi al mese per pagare gli ausiliari della sosta, senza i quali il sistema non può funzionare. Se i gestori sono bravi riescono a rientrare nell’arco temporale di durata del contratto della spesa iniziale di investimento, a pagare ogni mese le spese di gestione, le tasse per l’uso del suolo pubblico e ricavarne un giusto utile d’impresa. In una città come Capua non sarà una impresa facile per ovvi motivi. La società che ha gestito il precedente piano ha lasciato perché il gioco non valeva la candela. Ma noi dobbiamo sperare che la cosa questa volta funzioni perché senza un servizio di parcheggio che garantisca una ordinata e corretta gestione della mobilità siamo condannati a vivere nel disordine e nel caos e non riusciremo mai a goderci la qualità urbana di una città storica di prima grandezza che certo non è stata realizzata per ospitare grandi quantità di automobili. Come è noto la gara per il piano parcheggi è stata indetta dal commissario prefettizio. Le regole non le abbiamo decise noi ma, per il principio della continuità amministrativa e nel rispetto dovuto alle società che hanno partecipato alla gara d’appalto, noi siamo tenuti a rispettarle. Ovviamente possiamo modificare le indicazioni non in linea con il codice della strada. È quello che abbiamo fatto approvando un atto deliberativo che ha imposto la realizzazione di un congruo numero di stalli bianchi e gialli lì dove non erano stati previsti. Ovviamente nel rispetto del numero complessivo di stalli blu su cui si è svolta la gara d’appalto. Per questa ragione abbiamo dato la possibilità di recuperare gli stalli blu soppressi per garantire in ogni quartiere anche gli stalli bianchi e gialli lungo tratti che erano stati esclusi dal piano parcheggi. In questo modo abbiamo garantito il rispetto della legge ed esteso le aree che potranno usufruire di un servizio utile alla collettività. Stiamo inoltre per definire anche la possibilità di un abbonamento annuale per i residenti che dia la possibilità di parcheggiare in tutti gli stalli blu a prescindere dal quartiere di residenza. Dove sta lo scandalo? Se ci si riferisce al fatto che alcuni stalli realizzati dalla ditta incaricata non rispondono alle norme di legge abbiamo già chiarito che tutti gli stalli realizzati saranno verificati dal comando dei vigili e quelli non a norma saranno eliminati e che in ogni caso il piano prenderà il via solo dopo che sarà certificata la correttezza di quanto realizzato. Stesso discorso per la Ztl. Partirà per una prima sperimentazione solo dopo che il comando dei vigili avrà valutato le oltre 1500 richieste di pass arrivate, la partenza del piano parcheggi, l’istallazione della nuova segnaletica resa necessaria per le modifiche apportate alla circolazione. Chi è che allora deve vergognarsi? Chi sta provando a dare alla città un po’ di ordine e di regole o chi pretende di continuare a usare la città a proprio piacimento infischiandosene delle regole basilari del vivere civile? Io non ho dubbi. L’amministrazione è aperta ad accogliere proposte costruttive ma non si lascerà condizionare da spinte conservatrici e di puro individualismo. C è da trasecolare quando ci si sente rivolgere domande come questa: “ma se sotto casa ci sono strisce blu dovrò pagare per parcheggiare?”. Ma qualcuno conosce forse città nelle quali nelle zone di maggiore presenza di attività commerciali e produttive è garantito a tutti i residenti il posto auto gratuito in area pubblica? O davvero si crede che questo sia teoricamente e praticamente possibile con i nostri livelli di urbanizzazione? Tutte le città del nostro Paese hanno lo stesso problema che si risolve prevedendo parcheggi pubblici a pagamento, accanto a parcheggi gratuiti a tempo e parcheggi privati custoditi. Stiamo inoltre lavorando per istituire un capolinea del trasporto pubblico di Air Campania presso la caserma Salomone. Un capolinea e nuove fermate che garantiscano di fatto anche un minimo di circolare interna a gran parte della città. Capua finalmente si avvia ad avere tutto quello che serve per gestire in modo equilibrato – e si spera efficiente – il servizio di mobilità. È l’impegno che abbiamo assunto in campagna elettorale e non abbiamo nessuna intenzione di arretrare.
