






La fine del 2024 segna il giro di boa dell’Amministrazione comunale. Siamo, infatti a due anni e mezzo dal suo insediamento. Che giudizio dare del lavoro fin qui svolto e delle prospettive che abbiamo delineato? Certo se confrontiamo i due anni e mezzo della nostra gestione con quelle del primo quarto di secolo possiamo dire che abbiamo fatto un lavoro straordinario. Ma se consideriamo lo stato della città non c’è dubbio che il grosso del cammino verso la rinascita è in gran parte davanti a noi. In ogni caso è lungo l’elenco dei cantieri aperti nel corso del 2023. In primo luogo quello della riqualificazione delle POMPE di SOLLEVAMENTO e della rete fognaria con interventi significativi effettuati in via Brezza, via Tifatina, rione Boscariello, Sant’Angelo in Formis e area TECNAM. Rilevanti i cantieri aperti con i finanziamenti PNRR: l’ex palazzo dell’Udienza, l’ex Liceo di via Roma, l’ex Monte dei Pegni, la scuola elementare e l’asilo nido di via Martiri di Nassirya, oltre all’efficientamento energetico del palazzo comunale, dei plessi delle scuole Pier Delle Vigne, Porta Roma, Porta Napoli, Piazza Umberto I e Carlo Santagata. Abbiamo avviato la ristrutturazione dei I e del II piano del palazzo comunale di piazza Maiella. Per la VIABILITÀ gli interventi sono stati finanziati quasi esclusivamente con il bilancio comunale, a causa del ritardo nel trasferimento da parte del governo centrale alla regione Campania dei fondi di coesione. Nonostante questo oggi da via Napoli a via Lazzaro di Raimo, da Gran Maestrato a via Tifatina, da via Martiri di Nassirya a via Ragozzino, da via Sicopoli a via della libertà a Sant’Angelo in Formis abbiamo rifatto strade trascurate da decenni. Contemporaneamente abbiamo presentato alla Regione il progetto di rifacimento dell’ex strada nazionale da via Santa Maria Capua Vetere a Porta Roma, che speriamo venga finanziato nel primo semestre del nuovo anno. Il 2024 è stato l’anno dell’avvio dei lavori di messa in sicurezza e in esercizio del ponte nuovo sul Volturno. A Sant’Angelo in Formis abbiamo avviato i lavori di rinaturalizzazione del percorso del Re nel bosco di San Vito, di messa in sicurezza della cava Cavone, oltre alla progettazione e alla richiesta di avvio della valutazione di impatto ambientale dell’intervento di messa in sicurezza del borgo medievale e del centro abitato della frazione. Abbiamo inoltre ottenuto il finanziamento della caratterizzazione dei rifiuti presenti nel laghetto del purgatorio. Nel campo dei servizi sociali abbiamo ottenuto il finanziamento del progetto GOL per la formazione di decine e decine di disoccupati che riceveranno anche un reddito minimo. Realizzato iniziative per bambini e anziani. Approvato lo statuto per la costituzione del Consorzio dei comuni dell’Ambito socio sanitario del medio Volturno, che avrà sede nella nostra città, in piazza dei Giudici, nel ristrutturato palazzo dell’Udienza e consentirà di uscire dalla paralisi che ha caratterizzato gli ultimi anni di vita dell’ambito socio sanitario C9, causa della perdita di importanti risorse che avrebbero potuto essere utilizzate per attenuare le sofferenze delle categorie più svantaggiate. Il 2024 è stato anche l’anno di importanti finanziamenti pubblici ottenuti per numerose opere che saranno appaltate nel corso del 2025: la riqualificazione della scuola di porta Roma, di quella di via Napoli, dell’abbattimento e della ricostruzione, nell’ex campo profughi, dell’edificio della scuola media Martucci Fieramosca, della nuova mensa scolastica di Sant’ angelo in Formis, della ristrutturazione del campo sportivo della frazione. Nei primi mesi del nuovo anno sarà pubblicata una manifestazione di interesse per l’affidamento in gestione delle strutture sportive in disuso a società Senza fini di lucro che vogliono investire per riqualificare quegli impianti e promuovere progetti di inclusione sociale. Il 2024 è stato anche l’anno della sottoscrizione del protocollo d’intesa con l’agenzia del Demanio dello Stato, il Demanio regionale e l’Assessorato all’Urbanistica della regione Campania, la Soprintendenza di Caserta, per la messa a bando di tutti i beni demaniali del nostro Centro storico a partite dai bastioni e dai fossati. Sono già stati affidati il bastione Sperone, l’ex polveriera austriaca e il bastione Gran Maestrato, l’ex Capannone TPN di via Mariani. Nel 2025 le società pubbliche e private affidatarie di questi beni pubblici dovranno presentare i progetti di valorizzazione, mentre andranno a bando di valorizzazione la tettoia Conte nuovo, l’ex scuderia Olivares, i locali della tettoia porta Napoli e del rivellino di Porta Napoli. Riapriremo il bando per l’affidamento della Villa comunale dopo tre tentativi andati fin qui a vuoto, a causa della complessità della gestione di una villa che sorge su un ex bastione, dotato anche di un camminamento che conduce ai fossati. Il 2025 sarà l’anno della concretizzazione dell’intenso lavoro degli ultimi due anni per il rafforzamento della presenza in città dell’alta formazione: dall’attuazione del protocollo d’intesa con il conservatorio di San Pietro a Majella, che vedrà la partenza dei primi corsi a Capua in attesa di avanzare la richiesta di una sezione distaccata da realizzare nell’ex palazzo di Martucci; alla donazione modale della Chiesa di Santa Maria delle Dame Monache al Rettorato; alla concessione del convento di San Gabriello di via Duomo all’Azienda universitaria regionale per la realizzazione di residenze universitarie; alla concessione d’uso trentennale al Rettorato della Cittadella dello sport di via Martiri di Nassiriya, destinata a diventare il centro sportivo di riferimento di tutto l’Ateneo. Se il 2024 è stato l’anno dell’illuminazione artistica della cupola dell’Annunziata, il 2025 vedrà quella del palazzo del Governatore e dell’arco di Sant’Eligio e subito dopo delle torri di Federico e del ponte Romano. Il 2025 sarà anche l’anno della partenza effettiva del nuovo sistema di raccolta differenziata in città, dopo la distribuzione dei nuovi contenitori con codici a barre. La differenziata è decisiva non solo per tutelare meglio l’ambiente ma anche per abbattere i costi del servizio di raccolta. Costi attualmente troppo alti anche per la ritrosia che mostra una parte consistente dei cittadini a rispettare i giorni di conferimento delle diverse tipologie di rifiuti. Sarà l’anno della gara per esternalizzare la riscossione coattiva e affrontare il nodo della troppo alta evasione dei tributi, che rimane, nonostante qualche primo timido passo in avanti, a livelli insostenibili. Non sarà un atto di cattiveria fiscale ma l’avvio di una azione tesa a “pagare tutti per pagare tutti meno” e dare servizi migliori ai cittadini. Non meno impegno l’amministrazione ha profuso per sostenere la vita culturale della città che oggi è un punto di riferimento forte per tutta la provincia di Caserta: dal rilascio del Carnevale, testimoniato dall’accesso ai finanziamenti nazionali del ministero per i Carnevali storici, alle tante iniziative del Teatro Ricciardi, della Pro Loco, di Capua il luogo della lingua, Capua città che legge, Capuanova, Touring club e tante altre associazioni. È un elenco lungo ma non certo esaustivo del grande lavoro compiuto in questi due anni e mezzo dalla giunta e dal consiglio comunale. Voglio però dar conto anche dei risultati che abbiamo raggiunto attraverso una stretta collaborazione istituzionale con altre istituzioni ed enti pubblici. Nel 2024 abbiamo visto la conclusione della prima fase dell’intervento compiuto dal servizio idrico della provincia sulla sponda sinistra del Volturno, dalla scogliera al ponte romano, cui seguirà la concessione della ripristinata gabbionata all’associazione provinciale dei pescatori, dopo la concessione dell’area sottostante alle torri di Federico al circolo di canottieri. Nel 2025 i lavori proseguiranno con la sostituzione delle vecchie paratoie che difendono la zona abitata dalle piene. Nel 2024 è stata realizzata nell’aeroporto Salomone la seconda pista in erba e nei primi mesi del nuovo anno inizieranno i lavori di pavimentazione e prolungamento della pista principale. Nel 2024 la società che gestisce la rete ferroviaria ha effettuato i primi saggi e progettato l’intervento di rifacimento della palazzina, dei binari e del piazzale della Stazione di Capua, il 2025 sarà l’anno dell appalto dei lavori per 5 milioni di euro. Il 2024 si è chiuso con il protocollo di intesa con L ‘Asl di Caserta e il comune di Santa Maria per la realizzazione a Sant’ Angelo in Formis, nei pressi della rotonda all uscita del casello autostradale, del Nuovo Ospedale di Capua Vetere e Nuova, con oltre 170 posti letto. Il 2025 sarà l’anno della variante al nostro puc per la zona ospedaliera e della progettazione esecutiva del nuovo ospedale. Non è tutto. Nei primi giorni del 2025 inizieranno i lavori di ampliamento e riqualificazione delle palazzine del rione ACER di via Martiri di Nassirya. Nei primi mesi si completerà il collaudo amministrativo dei lavori di riqualificazione del rione Carlo Santagata, dopo la consegna anticipata, avvenuta pochi mesi fa, del Centro di formazione e degli ascensori. È un lavoro che sta cambiando l’immagine della città fuori dai nostri confini comunali. Lo dimostrano non solo la conclusione positiva dei primi bandi di valorizzazione ma anche l’attenzione che tanti imprenditori manifestano per Capua. Non è un caso, dunque, se il primo semestre del nuovo anno vedrà la nascita, in località fuori porta Roma, di un McDonald’s e McDrive. È una attenzione che ci incoraggia in vista della redazione del Piano di Insediamento Produttivo per l’area industriale che il nuovo Puc ha ampliato fino a 1 milione di mq in zona Cira. Insomma, sapevamo di dover affrontare un lavoro in salita. Lo abbiamo detto chiaramente nel corso della campagna elettorale. Abbiamo trovato una situazione finanziaria peggiore di quello che ci aspettavamo. In realtà il dissesto del 2013 non ha affrontato fino in fondo la grave situazione debitoria che si era accumulata nei primi 15 anni del nuovo secolo. In due anni e mezzo, tra rate di ammortamento della quota di debito relativo al dissesto, pignoramenti per debiti maturati negli anni precedenti alla nostra gestione e avanzi destinati alla copertura di passività pregresse, abbiamo impegnato ben oltre i 4 milioni di euro (è in corso una stima puntuale in vista dell’approvazione del bilancio 2025). A questo si aggiunga il livello storico inaccettabile dell’evasione contributiva e si ha la misura spaventosa delle risorse che ogni anno vengono sottratte agli investimenti per servizi, manutenzione, opere pubbliche. Una precarietà finanziaria che condiziona in modo pesante la riorganizzazione di un apparato amministrativo numericamente molto al di sotto del minimo necessario per una città complessa come la nostra. Nonostante ciò possiamo non solo mostrare i risultati di tutto rispetto già conseguiti in questi primi anni di gestione ma anche augurare alla città, con fondata speranza, un nuovo anno di ulteriori decisi passi in avanti sul cammino intrapreso per la rinascita della nostra Capua.
































