Intesa sul Demanio: una svolta storica per Capua

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L’intesa siglata il 4 aprile in via Santa Lucia a Napoli, presso il palazzo della giunta regionale della Campania – tra Assessorato regionale alle Attività produttive, Lavoro, Demanio e Patrimonio, Assessorato regionale al Governo del territorio e all’urbanistica, Agenzia del Demanio dello Stato, Direzione Regionale della Campania, Soprintendenza ai Monumenti di Caserta e Benevento e Comune di Capua – rappresenta per la nostra città una occasione storica. Il patrimonio immobiliare del centro storico di Capua,  infatti, è costituito per quasi l’80 per cento da architettura militare e religiosa, oggi in gran parte in stato di abbandono per ragioni di portata storica. Gran parte di questo patrimonio è di proprietà demaniale (vedi la pianta della città in foto). Capua medievale, infatti , nasce nel pieno delle invasioni barbariche per dare sicurezza alle classi dirigenti della società di quel tempo: il Clero e la Nobiltà. Con la soppressione dei Monasteri, intervenuta nel decennio francese, e ancor più con la fine del suo ruolo militare, che cessa con l’avvento dell’ Unità d’Italia,   una città che aveva esercitato un ruolo strategico per un territorio molto vasto, rimane priva  di una “destinazione d’uso”.  L’intero sistema fortificato – costituito da due castelli (delle Pietre e di Carlo V), da Porte (porta Roma e Porta Napoli), da numerosi bastioni (Sperone, Olivares, Conte, Aragona, San Carlo, Sant’Amalia, Sapone, S. Caterina), i fossati, le 7 “flescie”, la grande piazza d’Armi – perde ogni funzione. Numerosi complessi conventali diventano caserme che vengono poi abbandonate (Santa Maria delle Dame Monache,Collegio,  San Giovanni, Gesù Gonfalone, Maddalena, Annunziata, San Gabriello, Santa Placida, ecc). Si tratta di spazi enormi, di migliaia e migliaia  di metri quadri calpestabili. Pensare che questa città possa rinascere e garantire sviluppo,  servizi efficienti, senza recuperare e riusare gran parte di questo straordinario patrimonio immobiliare – la cui priorità è distribuita tra Stato, Regione, Comune – significa non avere consapevolezza dei luoghi e dei meccanismi più elementari del governo delle città e dell’economia di un territorio. Ecco perché l’istituzione del Tavolo Tecnico Operativo per la razionalizzazione e la valorizzazione di immobili di proprietà statale, regionale e comunale, ubicati nel territorio del Comune di Capua –  alla quale l’attuale amministrazione comunale ha lavorato con tenacia fin dal suo insediamento –  assume un valore strategico per il rilancio dell’economia della città. Con la sottoscrizione di questo accordo comincia una grande  collaborazione istituzionale finalizzata a programmare e definire azioni, modalità operative, tempistiche e interventi, che ciascuna delle Amministrazioni, per la parte di propria competenza, si impegna ad adempiere, determinando i criteri generali per le successive fasi gestionali ed organizzative. L’obiettivo comune è di promuovere iniziative di valorizzazione, ristrutturazione, riqualificazione e rigenerazione del patrimonio demaniale ubicato nel comune di Capua, perseguendo, altresì, lo scopo di rigenerazione delle aree dove insistono i beni immobili individuati. Inoltre nell’ambito delle progettualità future potranno essere coinvolti altri soggetti pubblici. Il portafoglio immobiliare oggetto delle iniziative e delle attività promosse da questo primo verbale di TTO è composto da: Caserma Collegio e Capannone Olivares di proprietà comunale; tettoia  e rivellino Porta Napoli di proprietà regionale, Tettoia Conte Nuovo di proprietà dell’agenzia del Demanio dello Stato e inoltre dal Castello delle Pietre e dalla Sala d’Armi di proprietà della stessa Agenzia ma affidate in gestione alla Soprintendenza ai Monumenti, che si è impegnata a intraprendere iniziative tese ad una fruizione culturale d’intesa con il Ministero competente. La Regione si è inoltre impegnata ad approfondire,  di concerto con il Comune e con una stretta collaborazione con l’Agenzia, un’ipotesi progettuale di valorizzazione del compendio denominato “Piazza d’Armi”, coerente con le previsioni del Piano Urbanistico Comunale. Si tratta, dunque,  di un ulteriore sviluppo e di un ampliamento ad altre istituzioni degli impegni e delle strategie già definite dal protocollo d’intesa sottoscritto nel 2018 tra Agenzia del Demanio e Comune di Capua nell’ambito della missione istituzionale dell’Agenzia stessa,  volta a  garantire la valorizzazione in chiave economica, sociale, ambientale e turistico culturale degli immobili in gestione, favorendo l’avvio di nuove iniziative. Va ricordato che gli impegni sottoscritti in quel protocollo hanno già consentito attraverso bandi di valorizzazione,  l’affidamento a società private del Bastione Sperone e dell’ex polveriera austriaca di via Gran Maestrato, y oltre alla concessione d’uso all’Università Vanvitelli del complesso di San Gabriello, destinato a diventare sede di residenze e servizi universitari. Il Comune da parte sua ha già deliberato la” donazione modale”  della Chiesa di Santa Maria delle Dame Monache al Rettorato e della Chiesa e giardino  di Santa Placida,  in parte alla Curia, in parte al Museo Campano (siamo in attesa del rilascio delle autorizzazioni, previste dal Codice dei beni culturali, da parte del segretariato per la Campania del Ministero dei Beni Culturali). Inoltre  il segretariato nei giorni scorsi , ha già espresso  parere favorevole al bando di valorizzazione del capannone Sperone  mentre sono prossimi alla  pubblicazione il bando per la concessione di valorizzazione dell’ex capannone Tpn e un nuovo bando di valorizzazione della Villa comunale. Siamo,  dunque,  già dentro una fase di forte iniziativa  e di grande collaborazione istituzionale per il rilancio del centro storico di Capua, sulla base di obiettivi che vedranno impegnate  tutte le istituzioni coinvolte non solo nell’attualità ma anche negli anni a venire. Affrontiamo questa fase con la consapevolezza che ci stiamo cimentando per la prima volta in modo organico e complessivo con una sfida di portata storica che è decisiva per  la rinascita e lo sviluppo di Capua: quella del recupero e del  riuso di un patrimonio storico e architettonico di valore nazionale ed europeo. Una sfida che per essere vinta richiede la collaborazione e l’impegno, al di là della distinzione dei ruoli, di tutte le forze politiche e sociali della citta.

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